Il colore della violenza

Che la Pubblica Istruzione stesse cambiando, lo si poteva capire già dalla formazione del nuovo governo. Quell’aggiunta “ e del Merito” a Ministero della Pubblica Istruzione, era significativa di un indirizzo politico; ma passò  come una battuta al bar tra amici. Poi è venuta la lettera della preside ( si chiamavano una volta i dirigenti scolastici) a stigmatizzare l’episodio di … Continua a leggere

Gli Albanesi di Melfi

Come comportarsi con gli stranieri che vengono a vivere da noi? E’ un interrogativo che ci poniamo noi oggi, ma che si sono posto tanti nostri antenati nei secoli passati, quando si sono trovati a convivere con persone di altra nazione. Nella prima metà del XVI sec, il giurisperito Roberto Maranta della città di Venosa venne chiamato a dare il … Continua a leggere

Se scambiamo i ruoli.

Non molto tempo fa quel simpatico di Francesco Paolantoni, attore napoletano, presentò alla televisione nazionale uno sketch sull’antipatia dei settentrionali verso i napoletani. Paolantoni nella parte del denigratore dei napoletani, argomentava con ragionamenti astrusi la sua tesi e concludeva, a giustificazione del suo atteggiamento, con queste parole:” Non sono io razzista, ma sono loro che sono napoletani”. Mi sono ricordato … Continua a leggere

Non solo problemi di lingua.

Le novità portate dal nuovo governo riguardano anche la lingua italiana. Ci sono state polemiche quando il nuovo Presidente del Consiglio dei Ministri, una donna, ha detto che voleva essere chiamata “signor presidente” non “la presidente” men che mai “presidentessa”, che si presta a fare rima con parole  volgari. Che dire poi del fatto che il Ministero dell’Istruzione si è … Continua a leggere

Vero e probabile.

In questi giorni abbiamo visto manifestazioni per la pace in Ucraina, che si differenziavano di molto tra loro, non solo per la città dove si svolgevano o per il numero dei partecipanti, ma proprio nell’indicare i modi per raggiungere lo scopo. Come è possibile, mi sono chiesto, che ci sia tanta dissonanza, per non dire contrasto, tra persone che intendono … Continua a leggere

E’ ambigua l’Europa?

A scuola i prof. di lettere ci ripetevano spesso che per studiare bene uno scrittore o un poeta bisognava “inquadrarlo nel suo tempo”. Col tempo ho scoperto che anche il lettore va inquadrato nel suo tempo. Voglio dire che il lettore subisce l’influenza del clima culturale, che regna, al momento della sua lettura. Quando nel 2002 venne pubblicato il libro … Continua a leggere

C’era Democrazia a Roma?

Antonio Guarino, famoso docente di diritto romano nell’università di Napoli, scomparso nel 2014, raccontò nel 1990, in un articolo, la sorte capitata ad un suo saggio sulla “democrazia” nell’antica Roma pubblicato nel 1947. “Osai sostenere, -scrive il prof. Guarino- che la struttura di governo della respublica Romanorum ebbe, non solo nei secoli…caratteri giuridici (ripeto:  giuridici) di democrazia. Posto infatti che … Continua a leggere

Le mezze verità

Qualche tempo fa, mi colpì molto il “teorema della mezza verità°. Non ricordo il nome dell’autore, ma quello che diceva non l’ho più dimenticato. Provo a riassumere in poche parole: la somma di tante mezze verità non dà come risultato la verità, ma è utilissima per creare false notizie, o meglio notizie tendenziose. Anzi, le notizie più sono tendenziose e … Continua a leggere

La storia espropriata

Azar Nafisi, scrittrice iraniana che da parecchio tempo vive negli USA, ha un culto particolare per Nabokov, forse perché nello scrittore russo, ritrova una risposta all’enigma dell’esilio, che li accomuna. Quest’anno è stata pubblicata la traduzione italiana del suo libro “Quell’altro mondo- Nabokov e l’enigma dell’esilio”. L’esule viene privato dei suoi beni, della sua famiglia, ma per la Nafisi c’è … Continua a leggere

Campagna elettorale stravagante, ma non troppo

Affiderei la campagna elettorale per le elezioni del parlamento il mese prossimo, con tanti partiti e nessun partito, a quel simpaticone del mio paese, che ora non c’è più. In tempo di elezioni Giuseppe, così  si chiamava questo personaggio a cui era consentito dire tutto e di tutti, soleva ripetere:” Pe sta  a sente a quillo e a quisto/ stamo … Continua a leggere