Le mezze verità

Qualche tempo fa, mi colpì molto il “teorema della mezza verità°. Non ricordo il nome dell’autore, ma quello che diceva non l’ho più dimenticato. Provo a riassumere in poche parole: la somma di tante mezze verità non dà come risultato la verità, ma è utilissima per creare false notizie, o meglio notizie tendenziose. Anzi, le notizie più sono tendenziose e manipolate più hanno bisogno di poggiare su mezze verità. Al teorema va affiancato un corollario, che i nostri nonni enunciavano così: se non è rutto, è cautato (se non è rotto, è vuoto). Vale a dire se la verità non è intera, c’è di essa qualche traccia anche nelle fantasie.

Non c’è cosa più pericolosa delle mezze verità, che si prestano a dire tutto e il contrario di tutto. E poi mettere insieme tante mezze verità, non si arriverà mai a conoscere la verità. O forse, non vogliamo conoscerla.

Di Carlo Levi un poco tutti conoscono “ Cristo si è fermato ad Eboli”, ma non credo che siano molti quelli che hanno letto, sempre di Levi, “Paura della libertà”. E’ una riflessione che il nostro autore scrisse, esule in Francia, allo scoppio della seconda guerra mondiale,  nel 1939. Il libro ha avuto più fortuna negli Stati Uniti, dove nel 2008 è stata pubblicata la traduzione inglese, fatta da uno studioso americano, Stanislao Puglise, di origini di Montefalcione.  La libertà  è un problema che  riguarda tutti.

Che cosa dice Levi: la libertà ha un costo altissimo. E’ un poco come se ci avventurassimo in una foresta sconosciuta. I pericoli sono tantissimi. Meglio stare fuori dalla foresta, stare tranquilli, mangiare bere e passare il tempo senza porsi tanti problemi. Rinunciare alla libertà, torna comodo. Basta affidarsi a qualcuno che provvede a tutto, e noi non avremo di che preoccuparci. E’ il mito del “tiranno” che vede e provvede;.Il compito dei sudditi è quello di dargli obbedienza. “Gli intellettuali occidentali, nel pieno del terrore stalinista, tentavano di giustificare i crimini di Stalin e davano la colpa alle vittime e ai loro sostenitori”(A. Nafisi, 2019).  Per questo la libertà ha un costo molto alto, tanto alto da diventare un lusso.

“i toni sguaiati dei media e dei politici alimentano una mentalità pugilistica, e noi cittadini diventiamo semplici spettatori, con emozioni e sensazioni da stimolare costantemente in una sorta di scarica adrenalinica che ci trasforma in astanti passivi, dipendenti da questo gioco” (A. Nafisi, ibidem).

Malgrado tanto parlare intorno a noi, se ben guardiamo, siamo immersi in tanto silenzio. Non solo quello imposto da uno Stato tirannico.” C’è il silenzio dei testimoni che scelgono di ignorare o di tacere la verità; c’è il silenzio delle vittime che a volte diventano complici dei loro carnefici. E poi ci sono i silenzi che ci concediamo su noi stessi, la nostra personale mitologia, le storie che sovrapponiamo alle nostre vite reali” (ibidem).

Da evitare “i solipsisti, coloro che, per una ragione o per  l’altra, diventano troppo egocentrici per udire, vedere ed essere capaci di empatia, coloro che impongono a esseri umani vivi, reali, non soltanto la loro volontà, ma immagini e idee prefabbricate…La loro malvagità è meno riconoscibile rispetto a quella dei tiranni. Sono ingannevoli, seducenti, molto più pericolosi perché si presentano sotto spoglie attraenti, non della solita veste del cattivo. Nella realtà sono uomini di Stato, uomini di Dio, poeti, attori, filantropi, imprenditori milionari che cercano di aiutare i poveri e i bisognosi” (ibidem).

Virgilio Iandiorio

 

Le mezze veritàultima modifica: 2023-01-30T15:21:06+01:00da manphry
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