Paurosa e demoniaca Pandemia

Questo tempo di pandemia, chissà perché mi riporta spesso alla mente il romanzo di Robert Louis StevensonL’isola del tesoro”, che i ragazzi, almeno quelli di un tempo, hanno certamente letto.

L’isola del tesoro è un romanzo d’avventura che ha ispirato film, serie TV e cartoni animati, particolarmente graditi ai ragazzi. Venne, infatti, inizialmente pubblicato a puntate sulla rivista inglese per ragazzi,  “Young Folks”,  e successivamente  in volume nel 1883.

La mia attenzione non va al protagonista della storia, Jim Hawkins, un ragazzo figlio della proprietaria della locanda  in un paesino della costa inglese. Nella locanda  vive un vecchio marinaio,  alcolizzato sfregiato in volto, Billy Bones, il quale sta sempre a scrutare dalla finestra della sua stanza l’arrivo di qualche forestiero, pirata come lui. Teme per la sua vita, che qualche vecchia sua conoscenza possa venire a portargli la morte. Al marinaio viene recapitata la “macchia nera”, preavviso di morte nella tradizione dei pirati. E  Billy il giorno stesso muore improvvisamente.

Anche noi stiamo vivendo un poco come il pirata Billy. Poniamo mente a tutte le notizie: quanti casi si sono registrati oggi? Quanti morti ci sono stati? Chi è risultato positivo al tampone? Abita vicino a noi? Non sappiamo da dove possano provenire i virus “pirati”, che ci portano il Covid-19.

Caroline Lipovsky ( Social distancing in the time of COVID-19: A case study from Australia, 2021) prende in considerazione due concetti, parametri, presi dal filosofo Kierkegaard.

Il primo è la   “Paura”: che “ È contemporaneamente paura  e  attrazione, una sorta di fascino disperato in cui si riconosce una minaccia reale che è anche, e paradossalmente, qualcosa che detiene un’attrazione irresistibile”.

Il secondo è Il “demoniaco”. Esso  “comprende una varietà di risposte, che servono tutte a proteggerci dalla necessità di impegno morale e politico. Spesso inizia con forme di autoisolamento in cui il rapporto con le altre persone (e, per Kierkegaard, con Dio) diminuisce drasticamente… In questo isolamento, ci ritiriamo in un’esistenza noiosa in cui nulla ha molto significato…  Il demoniaco, in sostanza, è un tentativo di sottrarsi alla responsabilità per la nostra libertà umana essenziale, una libertà che può essere espressa nella creazione e nel pieno riconoscimento dell’identità amorosa, o evitata dall’escapismo (evasione dalla realtà) e dalla mancanza di preoccupazione. L’ascesa globale della depressione è un esempio della “noia” in cui l’esistenza perde significato. I cambiamenti strategici sono esemplificati nel flusso costante di stimolazione dei media e nell’esperienza del cambiamento autoindotto di focus mentre navighiamo tra le infinite lusinghe di Internet e le distrazioni telefoniche cellulari”.

La cosa grave è che  “ a ciò si aggiunge una diffusa passività politica che consente al regime ambientale distruttivo di continuare… E il modo in cui possiamo occuparci di tante altre cose, secondo la nostra cultura e il ceto sociale di appartenenza, richiede la nostra attenzione immediata e completa: la carriera, la nostra vita sessuale o il nostro girovita.. Nota che nel racconto di Kierkegaard il terrore e il demoniaco si rafforzano a vicenda. Un mondo grigio e noioso non richiede molta attenzione; e una mancanza di attenzione diminuisce la comprensione e il significato”.

Virgilio Iandiorio

Paurosa e demoniaca Pandemiaultima modifica: 2021-09-21T08:31:56+02:00da manphry
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