La Costiera Cilentana

Dei luoghi di villeggiatura della Costa Cilentana, famosi e conosciuti nel mondo, i nostri villeggianti hanno modo di vedere ed apprezzare de visu, come si suol dire, le bellezze.  Provate  ad immaginare come potevano essere quei luoghi prima di diventare  frequentatissime stazioni turistiche. In queste domeniche assolate e calde, fare un tuffo nel passato di questi paesi può essere rinfrescante ed anche salutare.

Due secoli fa Giuseppe Maria Alfano pubblicò una sorta di guida turistica del Regno di Napoli, intitolandola:  Istorica Descrizione del Regno di Napoli ultimamente diviso in quindici provincie colla nuova mutazione di esse nello stato presente. Vi si osservano i siti, le origini e antichità secondo il senso della storia; le giurisdizioni chiesastiche e politiche di ciascun paese; la qualità dell’aria che vi si respira ; i prodotti che offrono e il numero preciso delle di loro popolazioni. Si fa menzione ancora de’ Monti, de’ Fiumi e Laghi primari, che bagnano un tal continente.

E vi aggiunge:   nove carte topografiche, la prima di questo intiero Regno e le altre otto delle Provincie particolari di esso. Opera dell’incisore Giuseppe Maria Alfano. In Napoli dai Torchi di Raffaele Miranda (Vicoletto Gradini san Nicandro n. 25) 1823.

L’autore ci dice anche che questa è la seconda edizione riveduta e  ampliata del precedente analogo libro che aveva riscosso molti favorevoli consensi quando venne pubblicato nel 1795.

Egli sottolinea nella Prefazione che la sua opera è una sorta, diremo oggi, di guida turistica, ma di quelle  del Turing Club,  meglio quelle con la copertina rossa: …ho creduto di dare con siffatto metodo il comodo a’ Viandanti di sfuggire la permanenza ne’ Luoghi, ove si respira l’aria malsana; a Forestieri e ad altri di rinvenire con facilità in qual Provincia sia ciascun Paese; ed a Curiosi di saperne il numero, le giurisdizioni, i prodotti, e gli Individui colla massima accuratezza e precisione.

 

Agropoli. Terra sopra un alto Monte bagnato dal Mar Tirreno, d’aria cattiva. Diocesi di Capaccio, 36 miglia da Salerno distante, feudo di San Felice. Era  Sede Vescovile, e poi fu unita a quella di Capaccio con ritenere il Vescovo pro tempore il titolo di Agropolitano. Produce vettovaglie, frutti, vini, oli e ortaggi. Il mare dà abbondante pesca. Fa di popolazione 638.

Castello dell’Abbate. Terra sopra una Collina, d’aria mediocre, Diocesi della Trinità della Cava, un miglio e più dal Mare Tirreno distante, e circa 26 da Salerno. Il suo titolo di Marchesato è di Granito. Fu edificata nel XI Secolo da Contestabile Abbate della Trinità della Cava, e perciò porta tal nome. Produce vettovaglie, frutti, vini generosi chiamate vernacce di gran stima, oli eccellenti e bambagia.  Fa di popolazione 1806. Poco distante vi è una piccola Isola detta Leucosia, situata nel Golfo di Salerno due tiri di schioppo lontano dal Continente: gira un mezzo miglio, è tutta scogliosa, che forma da un lato orientale una punta, la quale si dice il Capo della Licosa, ove si vuole che abitassero le Sirene, e che Ulisse per qua passando, si facesse ligare all’albero della Nave da’ suoi, a quali egli già colla cera turati aveagli gli orecchi, acciò non sentissero il pericoloso canto di quelle.

Ascea. Terra sopra una Collina, d’aria temperata, Diocesi di Capaccio, un miglio dal Mar Tirreno distante, e 50 da Salerno. Il suo titolo di Baronia è di Maresca. Si vuole nata dalle rovine dell’antiva Velia. Produce vettovaglie, frutti, buoni vini, e oli eccellenti. Il mare dà abbondante pesca. Fa di popolazione 1009

Cammarota. Terra sopra una Collina, d’aria buona, Diocesi di Policastro, 2 miglia distante dal Mar Tirreno, e 82 da Salerno. Il suo titolo di Marchesato è di Marchese. Produce  frutti, vini, oli, castagne e ghiande. Fa di popolazione 2670.

(continua)                                                                

 

 

 

La Costiera Cilentanaultima modifica: 2010-08-16T15:22:00+02:00da manphry
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