LETTERATURA LATINA AL FEMMINILE

Il poeta Albio Tibullo, tra i maggiori esponenti della poesia latina del I secolo a. C., sul punto di morte aveva al suo capezzale le donne delle sue elegie: Nemesi, passione recente, e Delia, primo amore.  La scena è   un altro poeta latino , Ovidio,  (Amores, III,9) a  raccontarla: “o lagrimosa Elegia, sciogli i capelli immeritevoli di questo lutto…il vate illustre dei tuoi canti, Tibullo, tua gloria, brucia sul rogo, corpo senz’anima”. E’ una visione che per il poeta di Sulmona ha la parvenza del sogno.

Le donne nella letteratura latina solamente muse ispiratrici di poesie? Non è proprio di così, perché  Ian Michael Plant ha enumerato nella sua antologia Women Writers of Ancient Greece and Rome ,edita nel 2004, diversi  intellettuali di sesso femminile. Una trentina di queste hanno lasciato traccia della loro attività letteraria, per non parlare di quelle  dell’arte dello spettacolo: che  recitavano  solo ne’ Mimi, e che non eran, che Mime, una Lucilia ricordata da Plinio, Citeride la favorita di Antonio, e quell’Arbuscula, di cui parlan Cicerone, ed Orazio (I. Pindemonte, Elogi di letterati, Verona 1825). Un nutrito elenco è fornito nell’antologia: Cornelia, Hortensia, Sulpicia, Philinna, Syra, Salpe, Elephantis, Lais, Olympias, Sotira, Timaris, Sulpicia II,  Pamphila, Maria, Cleopatra, Cleopatra (Alchemist), Dionysi,  Cecilia Trebulla, Julia Balbilla, Terentia, Demo, Fabulla, Maia, Samithra, Xanite, Perpetua, Theosebeia, Proba,  Egeria, Eudocia, Eucheria. E  aggiungiamo l’Anonima poetessa individuata da Eva Cantarella in un graffito pompeiano (CIL, IV, 5296).

Faltonia Betizia Proba (ca. 322-ca. 370) è la prima poetessa cristiana; di nobile famiglia romana che annoverava tra i suoi membri consoli, governatori e prefetti. Scrisse  il Cento vergilianus de laudibus Christi, un centone composto da 694 versi tratti dalle opere di Virgilio: versi 1-55 proemio e invocazione, vv. 56-345 episodi dell’Antico Testamento, vv. 346-688 episodi del Nuovo Testamento, vv. 689-694 epilogo. “Proba  – scrive Isidoro di Siviglia-  ricavò da Virgilio un centone di grande compitezza intitolato Della creazione del mondo e dei Vangeli, componendo la materia d’accordo con i versi ed accordando i versi alla materia”.

Un contemporaneo di Proba, san Girolamo, non aveva molta simpatia per questo tipo di composizione e nemmeno per la poetessa. Le sue riserve non erano tanto di carattere estetico quanto dottrinale. Come scrisse a Paolino di Nola: ” Queste son cose da fanciulli et simili a giuochi delle bagattelle , insegnare quel che tu non sai”.

Virgilio Iandiorio

LETTERATURA LATINA AL FEMMINILEultima modifica: 2013-11-30T15:10:13+01:00da manphry
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