Quel fruscìo di religiosa presenza

Era l’estate scorsa,  il cielo terso e la natura intorno sonnacchiosa per il calore; ma la morte che non conosce mutar di stagioni, si posò accanto a suor Alba, dell’ Ordine Francescano Immacolatine di Pietradefusi (Avellino). Una malattia ostinata, che  in breve volgere di mesi aveva minato la sua salute.

Al battesimo i genitori le avevano imposto il nome di Annunziata, e lei, da suora, aveva voluto conservare il senso profondo di questo nome che indica l’attesa per qualcosa che dovrà venire. E si chiamò suor Alba.

Io l’avevo conosciuta pochi anni fa a Sorrento, dove l’Ordine ha una sua casa nella frazione di Priora. Era anche quella un’estate, e io ero a Sorrento per gli esami di Stato. Circa un mese nell’ ospitale dimora delle Francescane Immacolatine.

Suor Alba, sempre discreta, non si faceva notare. Eppure era sempre presente e attenta. Me ne resi conto una sera. Io ero solito dopo la cena trascorrere qualche ora sulla terrazza della casa: di fronte il Vesuvio,  in fondo il contorno dell’isola d’Ischia e in basso il mare di luci delle città del golfo.

Nulla di romantico in me per quelle bellezze! Provavo invece a non pensare! La vista e l’udito mi bastavano.

Ad un tratto mi trovavo accanto suor Alba con un piatto di frutta, quella raccolta nel loro orto: susine, albicocche, fichi. Io provavo a dire che avevo già cenato, che non doveva disturbarsi. Le cose che ti vengono offerte con tanta grazia, è difficile rifiutare. Non è giusto ripagare con un rifiuto chi ti offre con tanta spontaneità e benevolenza quello che possiede.

Eppure c’era qualcosa che io lì per lì non afferravo, non capivo. E fu proprio suor Alba a chiarire la mia perplessità. Un anno dopo, infatti, io incontrai di nuovo suor Alba. E per prima cosa la ringrazia della ospitalità avuta in Sorrento, e per la frutta della sera.

Sorridendo, come era solita fare quando parlava con le persone, mi disse:” Io vi vedevo così solo…”. Ecco quello che io non avevo capito di quel fruscio di tonaca che la sera sentivo avvicinarsi quando ero sulla terrazza. Era la religiosa presenza di una suora accanto a chi si trova per un attimo o per molto tempo solo.

E mi piace credere che in qualunque momento, quando mi trovo solo, io ho vicino suor Alba, che in vita mi ristorava con la frutta, e adesso mi conforta con l’Annunzio della Speranza.

 

Quel fruscìo di religiosa presenzaultima modifica: 2008-12-25T10:20:31+01:00da manphry
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