Rimedi e veleni con le erbe,

Erbe, fiori, frutti sono stati sempre considerati validi per curare ogni forma di malattie del corpo. “Questi soli rimedi erano piaciuti alla natura, pronti in ogni luogo, facili a trovarsi e non dispendiosi, fatti con cose con cui viviamo (Plinio, Naturalis Historia, XXIV,1). Nei nostri paesi, diverse cure del corpo venivano affidate a rimedi forniti dal mondo vegetale. Una diarrea … Continua a leggere

La Storia e la Speranza.

Il 6 dicembre di ventitré anni fa, morì Don Nicola Gambino. Il parroco archeologo, come veniva definito dai suoi estimatori, se ne era andato via proprio nel giorno del suo onomastico. Capita spesso con i miei amici, di parlare di Don Nicola e di ricordare dove e quando l’avevamo incontrato, avevamo parlato con lui. Se, oggi, ne parlo è perché … Continua a leggere

Effetti delle guerre: ieri come oggi

Le immagini di guerra, che noi vediamo alla televisione, non  ci rendono per niente i malanni che cadono addosso alle popolazioni inermi che si trovano a subire invasioni, rappresaglie, angherie di ogni tipo, e la morte. Oggi come ieri. Alfonso Silvestri (Pratola Serra 1911-Napoli 1997), funzionario dell’Archivio di Stato di Napoli, definito da  Sosio Capasso “studioso di grande rilievo, ricercatore … Continua a leggere

Il pane e il vino.

C’era una volta la civiltà contadina. In mezzo secolo sembra scomparsa una civiltà di cui, forse,  quelli della mia generazione, sono stati (o siamo stati) gli ultimi spettatori. A raccontarlo adesso quello che si è visto, c’è da credere che si stenterebbe a ritenerlo veramente accaduto nelle zone interne del Meridione. Così, però, si viveva. E ci si accontentava di … Continua a leggere

Vitalità dei toponimi

Quando in documenti medievali leggiamo castrum, oppidum, terra, rocca, casale, civitas siamo portati a tradurre tutti con il termine nostro di paese. Se venivano dati nomi diversi ai centri abitati del Regno di Napoli un motivo doveva pure esserci. Ad esempio l’appellativo di civitas era appannaggio dei centri con un vescovo o che avessero un ufficio regio o che avessero … Continua a leggere

Gli Albanesi di Melfi

Come comportarsi con gli stranieri che vengono a vivere da noi? E’ un interrogativo che ci poniamo noi oggi, ma che si sono posto tanti nostri antenati nei secoli passati, quando si sono trovati a convivere con persone di altra nazione. Nella prima metà del XVI sec, il giurisperito Roberto Maranta della città di Venosa venne chiamato a dare il … Continua a leggere

Il barone gentiluomo.

Potremmo definirlo un Gentiluomo Napoletano, ma Giovan Francesco barone di Montefalcione (Avellino) ha lasciato il segno della sua “gentilezza” in una semplice epigrafe apposta ad un volume manoscritto. Era il 25 settembre 1489. In Castelnuovo, il Maschio Angioino,  il barone  di Montefalcione, si fa copista di versi e nella nota introduttiva  esplicita anche il contenuto della prima parte del codice: … Continua a leggere

La storia espropriata

Azar Nafisi, scrittrice iraniana che da parecchio tempo vive negli USA, ha un culto particolare per Nabokov, forse perché nello scrittore russo, ritrova una risposta all’enigma dell’esilio, che li accomuna. Quest’anno è stata pubblicata la traduzione italiana del suo libro “Quell’altro mondo- Nabokov e l’enigma dell’esilio”. L’esule viene privato dei suoi beni, della sua famiglia, ma per la Nafisi c’è … Continua a leggere

Campagna elettorale stravagante, ma non troppo

Affiderei la campagna elettorale per le elezioni del parlamento il mese prossimo, con tanti partiti e nessun partito, a quel simpaticone del mio paese, che ora non c’è più. In tempo di elezioni Giuseppe, così  si chiamava questo personaggio a cui era consentito dire tutto e di tutti, soleva ripetere:” Pe sta  a sente a quillo e a quisto/ stamo … Continua a leggere

Paesi vuoti

In una giornata di fine luglio, io con gli amici Pellegrino, Renato e Sabino abbiamo sfidato il caldo torrido per un’altra visita in alcuni paesi irpini. Questa volta abbiamo unito il sacro e il profano. Ci siamo recati nella mattinata a Materdomini, al santuario di San Gerardo. Tutti noi mancavamo da quel luogo da molto tempo. Non abbiamo trovato la … Continua a leggere