Leonardo De Martino e Dora d’Istria 2

Il padre Leonardo De Martino  riferisce di aver avuto l’incarico di consegnare a Dora D’Istria una penna d’argento, omaggio di 300 giovani donne albanesi. E riporta due lettere che la famosa scrittrice gli aveva indirizzato per ringraziarlo.

Padre De Martino scrive una lunga premessa al testo della seconda  lettera, che  trascrive, così come per la prima, sia nella lingua originale francese sia nella  traduzione italiana.

“Avendo dovuto prolungare il mio soggiorno in Venezia, la penna le fu da me spedita, e quindi ne parlarono vari giornali d’ Italia, di Francia e d’altrove. Basta riferirne in proposito il seguente cenno, desunto dalla Gazzetta di Venezia, 10 giugno, num. 153 1881 : « La principessa Dora d’ Istria. — Leggesi nella Nazione di Firenze: La celebre scrittrice principessa Dora d’Istria, da tanti anni domiciliata fra noi, ha ricevuto in dono dall’ Albania una penna d’ argento, inviatale come omaggio di alcune centinaia di fanciulle popolane. Questa penna è uno stupendo lavoro in filagrana; delicata industria, nella quale gli Albanesi ebbero sempre lodatissimi artefici. Il dono era accompagnato da un grazioso indirizzo, la cui traduzione italiana suona così :  Dicon che sei gentil, sei buona e bella, ecc.

Dora d’ Istria ha sostenuto con calda eloquenza la nazionalità albanese : ha raccolto, illustrati i pittoreschi canti popolari di quelle popolazioni in magnifici articoli da lei pubblicati, or sono alcuni anni, nella Revue des Deux Monde, che destarono le simpatie dell’ Europa per quel paese così ricco tuttora di poetica originalità. La principessa Dora d’ Istria ha pure ricevuto in questi giorni da Sua Maestà  il Re di Rumenia la medaglia d’ oro di prima classe del nuovo Ordine del Merito. Sua Maestà ha voluto così dare alla illustre autrice degli Eroi della Rumenia, e dell’altro libro i Rumeni e il Papato una prova augusta della sua ricordevole gratitudine. Del resto, la principessa Dora d’ Istria è abituata alle più rare onorificenze. Tutti ricordano quando in mezzo al plauso dell’Europa fu conferita per acclamazione a questa donna insigne la naturalizzazione greca, e il Governo ellenico mise a sua disposizione un bastimento, sul quale andò da Atene al golfo di Patras, recandosi a Missolungi a deporre corone sulle tombe di Giorgio Byron e del Botzaris.

Dopo il suo recente viaggio agli Stati Uniti, la principessa Dora d’ Istria è divenuta assidua collaboratrice dei Magazzini [magazines] e delle Riviste Americane, nelle quali i suoi articoli sono ricercati e letti avidamente. Essa occupa in tal guisa il tempo che le lasciano le cure veramente appassionate e continue, che essa prodiga alle sue splendide collezioni di fiori.  Ecco finalmente la seconda sua magnifica e preziosa lettera indirizzatami dopo la eseguita spedizione della penna :

Al Molto Reverendo Padre  Leonardo De-Martino da Greci M. 0.

Firenze, 8 Giugno 1881.  Mio Reverendo Padre . Ho ricevuto con tutta esattezza la bella penna delle mie care Albanesi, che io vorrei, un giorno, poter abbracciare. Più possente d’uno scettro, io bramo che questa penna, fino al mio ultimo respiro, sia adoperata a difendere l’ onore e i diritti dell’ Albania, mia patria venerata.

In pari tempo io vi ringrazio della vostra somma cortesia. Leggerò con vero interesse « Un fiore» (Memoria del giovanetto Giuseppe De-Martino) che è un ricordo d’ uno de’ nostri morto troppo giovane, ma il cui esempio servirà ancora alla novella generazione, la quale ha il compito di affaticarsi pel risorgimento della patria. Gradite, mio Reverendo Padre, la protesta della mia alta stima, e del mio pieno ossequio. Dora d’Istria.”                                 

                                                                         Virgilio Iandiorio

Leonardo De Martino e Dora d’Istria 2ultima modifica: 2013-05-05T21:24:51+02:00da manphry
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