Ricorrenze centenarie per tutti

Non vorrei sembrare volgare, ma quello che accade per le celebrazioni di anniversari, centenari e ricorrenze varie, mi fa dire:” Fatevi, i centenari vostri”; o, se volete, “Ognuno si faccia i centenari suoi”.  Cominciamo da quelli di casa nostra. Ben due in quest’anno. Quello di Francesco De Sanctis ha avuto più risonanza, l’altro, quello di Pasquale Stanislao Mancini, sembra caduto nell’oblio. Evidentemente certe cose, se non si sentono, è meglio non farle!

Del cinquecentenario della Riforma è arrivata dalle nostre parte qualche eco, anche se la chiesa cattolica è impegnata nel mostrare che le ferite del passato si possono ricomporre. Perché il gesto di Martin Lutero, quando il 31 ottobre 1517  affisse alla porta della chiesa del castello di Wittenberg novantacinque tesi, ha segnato la storia occidentale. Purtroppo sta crescendo un cattolicesimo di maniera, che prende in prestito i modelli culturali del mondo secolarizzato, che separano la fede dal sapere. “La pretesa della ragione di accedere al trascendente è caratteristica della teologia cattolica… Se io posso conoscere solo i fenomeni e non il loro fondamento trascendente (Kant), se io posso conoscere solo gli eventi storici e il loro fondamento non è trascendente ma a essi immanente (Hegel), se io posso conoscere solo la mia esistenza finita all’interno della mia esistenza finita (Heidegger) allora io sono impossibilitato ad accedere col mio intelletto alla trascendenza, cioè al fondamento ultimo delle cose. La Riforma ha senz’altro chiuso le porte alla ragione nella sua volontà di conoscere il trascendente e l’assoluto” (S. Fontana, 2017)

Questo 2017 è anche l’anno del bimillenario della morte di Ovidio, il poeta di Sulmona.  La redazione de Il Centro, quotidiano abruzzese diretto da Primo Di Nicola, ha pensato di celebrare la ricorrenza con ben sei pagine di articoli in lingua latina nell’edizione del 6 aprile 2017: interamente scritte in latino e con relativa traduzione in italiano.  Poi il concorso scolastico, “Ovidio a scuola”. L’iniziativa, sostenuta dall’Istituto di istruzione Superiore “Ovidio”, a detta del presidente della giuria, è stata snobbata dal mondo culturale peligno. Nihil sub sole novum.

Sempre in questo anno cade il centocinquantesimo compleanno di Luigi Pirandello, nato a Girgenti (oggi Agrigento) nel 1867, premio Nobel per la letteratura nel 1934, scomparso a Roma il 10 dicembre del 1936. Convegni, pubblicazioni, laboratori e rassegne teatrali. Così è (se vi pare).

Cent’anni fa, in realtà a novembre secondo il calendario gregoriano, la Rivoluzione d’Ottobre. il mito della creazione del paradiso in terra, che non si è esaurito, ma si ripresenta sotto nuove  forme.

E allora , una ricorrenza centenaria l’avrei pure io. Il 12 novembre 1517 moriva a Lecce Antonio de Ferrariis, detto Il Galateo, perché nato a Galatone. Luigi Capuana nel 1868 avendo tra le mani i libri del Galateo, confessa senza imbarazzo:” Ciò che rende in maggiore guisa carissimo ai nostri occhi questo scrittore dimenticato (confessiamo senza vergogna che appena appena ci era noto il suo nome ) è una specie d’interpretazione negativa che egli fa del suo secolo… Se l’erudizione non lo tradisse, nessuno potrebbe dirlo del quattrocento; non già ch’egli ne abusi, come tutti i suoi contemporanei, ma per la qualità d’ essa affatto greca e romana. La sua descrizione della Japigia è un’opera d’arte squisita. In ogni punto l’amore della natura vi scorre abbondantissimo, e trabocca deliziosamente; vi si respira un senso d’umanità che fa molto bene al cuore”.

Virgilio Iandiorio

Ricorrenze centenarie per tuttiultima modifica: 2017-11-21T00:25:15+01:00da manphry
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