Mestieri scomparsi

In passato la festività dei santi Pietro e Paolo, il 29 giugno, segnava anche l’inizio della mietitura. Falce in pugno per migliaia di contadini, ma anche per gli Antinieri, dei quali è stato dimenticato mestiere e nome. Lo studioso francese Denis Pierre (Annales de Géographie, 1908) che ha studiato i movimenti migratori periodici in Italia prima dell’Unità, scrive a proposito dei braccianti che andavano a mietere:” Gli operai agricoli viaggiavano da soli o in gruppi… c’è ancora nelle campagne italiane una loro figura particolare, quella dei caporali, che formano le schiere e le portano nei centri dove c’è da lavorare. In Puglia, li chiamano Antinieri.” Vi affluivano per la mietitura da tutto il Regno, “soprattutto dalle alte vallate dei fiumi che sfociano nell’Adriatico, il Fortore, il Cervaro e l’Ofanto. Il dipartimento di Ariano invia il 10,8 per cento della sua popolazione”.
La Prammatica De annona civitatis Neapolis del febbraio 1588, così li definiva:” gli Antinieri, quali sono quelli, che pigliano danari da’ Massari per fare alcuno numero di mietitori per servizio di detti massari , per mietere i loro grani nel tempo congruo, ed opportuno”. Era un mestiere riconosciuto dalle comunità locali. La trascuratezza delle università ad assolvere questo compito aveva provocato che:” i predetti massari hanno patito , e patiscono molti interessi, sì per l’ aumento del salario di detti mietitori, come ancora per li grani, che si vengono a perdere , per non potersi mietere in loro tempo ,a causa che quando detti Antinieri erano approvati da dette Università, faceano veramente quel numero di’ mietitori, che promettevano, i quali mietitori similmente venivano a servire, siccome aveano promesso. Al presente avendo dette Università desistito dalla detta approvazione, detti Antinieri attendono solo a pigliare danari da’ detti massari , e dopo non curano altrimenti far quel numero di mietitori, che promettono, e similmente i mietitori , che da detti Antinieri pigliano danari , promettono, nel tempo di venire a mietere molti di essi non ci vengono poi, ed altri in arrivare se ne fuggono , e vanno in altre parti a mietere , e detti massari sono costretti molte volte pagare più di salario, che non vagliono i grani, ed orzi, che mieteno”.
Per il Denis “ i profitti che agli Antinieri porta la loro attività sono tali che, per costituire in anticipo la loro squadra e per legarsela con più sicurezza, essi fanno ai contadini delle anticipazioni di danaro rimborsabile con il guadagno del periodo di emigrazione, nuova forma di usura da aggiungere a tutte quelle sotto cui giace il contadino italiano.”
Se il massaro che sborsava in anticipo i soldi agli Antinieri non riceveva in cambio la prestazione lavorativa, poteva adire le vie giudiziarie:” se ben poi detti Antinieri vengono condannati agl’interessi, per esser poveri , tanto essi , quanto detti mietitori, per non poter pagare, detti massari ci vengono a perdere i loro danari. Il che non solo è truffa, ma è ancora furto”. Perciò:” tanto gli Antinieri , che piglieranno danari di detti massari, per fare detti mietitori , e poi non facessero d’ essi mietitori quel numero, che per loro sarà stato promesso, quanto ancora i mietitori predetti , che da detti Antinieri si ritroveranno aver pigliato danari per lo mietere predetto , e poi al tempo promesso, e stabilito, non venissero a servire nel detto mietere , conforme a loro promessa, o venuti ,se ne fuggissero dal campo, senza fare il detto servizio , non ritrovandosi però infermi, o carcerati , incorrano nella pena di tre anni di galera.”
Virgilio Iandiorio

Mestieri scomparsiultima modifica: 2016-07-05T15:16:09+02:00da manphry
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