Quando era licenzioso portare armi.

Andavano armati per le vie della città come meglio potevano, non solo i napoletani ma anche gli altri sudditi della corona nei loro paesi. E pensare che a distanza di secoli al problema sembra proprio che non si trovi soluzione: anche sulla polemica del portare armi si gioca lo scontro della campagna elettorale delle prossime presidenziali americane.
Con la Prammatica del 18 .7.1487 , il re di Napoli: vuole, ordina e comanda che non sia persona alcuna di qualsivoglia stato, grado , e condizione si sia, quantunque privilegiata , tanto cittadina, quanto forestiera, tanto armigera di terra, quanto di mare, che di dì, né di notte presuma portare armi per la detta Città , né ad instanza a farle portare ad altri…
Un secolo dopo con la Prammatica del 30.12.1557 si proibisce: Che da hoggi avante [persona alcuna] presuma, né ardisca portare archibuscietto a focile da tre palmi in basso, inclusa la cascia, seu tenero d’esso ,né tampoco daghe , e pugnali, pestoiesi , e smagliaturi, cortelle , storte di tre palmi in basso, accettulli, mazze ferrate, eccettuando però in lo portare dell’ accettulli ‘predetti, ‘e mazze ferrate li huomini d’arme , e Cavalli leggieri …
Accadde come per le gride ne I Promessi Sposi. Infatti, con la Prammatica del 24.6.1576 si rinnova il divieto e si fa un elenco dettagliato delle armi proibite: Nelli anni passati per l’assiduo et licentioso portare che si faceva di smagliatori [pugnale a due tagli] , pistoiesi [pugnale, con lama a sezione romboidale] , daghe, et pugnali tanto in questa Magnifica, et fidelissima Città di Napoli, quanto in tutto il Regno , del che ne succedevano molti, et diversi homicidi , scandali , et altri mali… et cosi anco bacchette, dal che ne sono nati, et nascono mille delitti, et inconvenienti.”
Già vent’anni prima (Prammatica del 27.6.1556 ) si notava “che per il portare si fa delle bacchette in mano per Gentil’ huomini , Cittadini , et altre persone per questa fidelissima Città, è causa ( si come per esperienza s’è visto) esserno successe molte risse, et inconvenienti …
Il portare armi illecitamente, comportava un’ altra abitudine difficile da definire, ( tra il prosseneta, il protettore e il guappo) ma certamente all’origine dei fenomeni che oggi definiamo camorristici.
Nella Prammatica del 13.9.1559, si legge: Essendo a nostra notizia pervenuto, che i Panettieri ,Buccieri, Pescivendoli , Bottegai lordi [rivendite di olio, formaggio, ricotta, salami e pesci affumicati] , e de’ frutti, ed altri , che vendono robe commestibili di questa Magnifica, e Fedelissima Città di Napoli; circa il vendere , che fanno delle robe , commettono molte frodi , e quando i compratori se ne risentono‘, vengono a parole, e giuochi di mano, fanno romore, e questione, e per tal effetto portano armi , e ne tengono dentro le di loro botteghe , ed hanno intelligenza con compagni, amici, e partecipanti con essi, i quali’ vanno armati passeggiando per li luoghi dove si vende il pane , la carne , il pesce , ed altre cose commestibili, e si trovano precipiti a favore de’ predetti venditori, ed alle volte ne sono succeduti omicidi, ferite, ed altri inconvenienti , ed essendo questa cosa tanto perniciosa e di mal esempio… Ordinamo, e comandiamo , che da qua in avanti, non sia niuno di detti, venditori, che nell’ atto, ed esercizio, che farà del vendere, abbia da tener armi sopra di sé, né in loro botteghe, dove vendono le robe, quali sono appartate dalle case, dove abitano , né che compagno, partecipante, o amico de,’ predetti abbia da passeggiare armato , e fare altro, per li predetti luoghi, dove si vendono le predette robe.
Virgilio Iandiorio

Quando era licenzioso portare armi.ultima modifica: 2016-06-25T11:49:37+02:00da manphry
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